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Calcolo scientifico automatico, promosso a pieni voti
Calcolo scientifico automatico, promosso a pieni voti
Calcolo scientifico e industriale in Italia

I centri di calcolo dell’Università e delle strutture di ricerca nazionali hanno avuto un ruolo determinante per la diffusione della cultura e dell’utilizzo dei mezzi di calcolo in tutti i settori di ricerca e in molteplici applicazioni tecniche d’interesse industriale, oltre che aver promosso la cultura dell’automazione dei processi amministrativi universitari e in alcuni casi la progettazione e realizzazione di calcolatori d’interesse industriale, sia per le applicazioni gestionali sia per il calcolo tecnico-scientifico, supercalcolo compreso..

Il primo calcolatore operante in Italia è stato il CRC102A della Computer Research Association californiana, acquisito dal Politecnico di Milano per interessamento del suo Rettore Prof. Paolo Cassinis e installato nel luglio 1954; alla sua realizzazione partecipò il Prof. Luigi Dadda, che poi l’accompagnò nel lungo viaggio verso Milano, provvide alla sua installazione, quindi alla sua gestione, manutenzione e programmazione.

Seguì nel dicembre del 1954 l’acquisizione del   Ferranti MARK 1 (poi chiamato FINAC) della Ferranti inglese, per interessamento del Prof. Mario Picone; l’installazione fu fatta presso una struttura che poi divenne l’INAC (Istituto nazionale per le applicazioni del calcolo) di Roma.

Sempre nello stesso anno a Pisa l’Università, su suggerimento del premio Nobel Enrico Fermi e per iniziativa del Prof. Alessandro  Faedo, coadiuvato dai Prof. Marcello Conversi e Ugo Tiberio, lanciò la progettazione e la realizzazione del primo calcolatore italiano, la CEP; ad esse partecipò a partire dal 1955 finanziariamente e con un proprio gruppo di esperti la Olivetti che poi avviò la progettazione e la realizzazione di un sistema da mettere sul mercato soprattutto per le applicazioni industriali (macchine ELEA). Pisa divenne così il crocevia dell’informatica italiana con due progetti, uno in ambito accademico, l’altro in ambito industriale. Seguirono molte altre iniziative presso le Università di altre sedi, fino a giungere alla creazione dei Consorzi, con la partecipazione del Ministero e delle strutture nazionali di ricerca, soprattutto nel settore fisico-matematico, che hanno caratterizzato lo sviluppo e la diffusione della cultura e dell’utilizzo dei mezzi di calcolo.

Calcolo scientifico in Italia
Nel seguito sono riportate le schede informative, che ne descrivono in modo sintetico la storia, i servizi offerti e le macchine installate. delle seguenti strutture per il calcolo scientifico, elencate in ordine alfabetico: CASPUR, CILEA, CINECA, CNUCE, CRS4, CSP, ENEA, ICAR, INFN, LISC, SISSA, Tecnopolis.
Calcolo industriale in Italia
Nel seguito sono riportate le schede informative che descrivono in modo sintetico la storia, i servizi offerti e le macchine installate delle seguenti strutture di calcolo per applicazioni industriali, elencate in Ordine alfabetico: ENI