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Sessione plenaria. Scuola, imprenditorialità e occupabilità

In questa sessione abbiamo messo intorno a un tavolo alcuni rappresentanti del mondo istituzionale e delle imprese per riflettere sulle opportunità attuali che ha la scuola per incrementare l’occupabilità attraverso la promozione della competenza all’imprenditorialità

Anna Brancaccio della Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici del MIUR, coordinatore della tavola rotonda, ha proposto una possibile definizione di competenza all’imprenditorialità, concordata all’interno del partenariato, costituito da Ministeri dell’Educazione ed Enti di Ricerca, (Italia, Belgio, Norvegia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Danimarca, Croazia) di un progetto Europeo ERASMUS + dal titolo Innovation Cluster for Entrepreneurship Education (ICEE):
Ability to turn ideas into action. Creativity, innovation and risk-taking, planning and managing projects, seizing opportunities which can bring to establishing or contributing to social or commercial activity. Realization of enterpreneural autonomous activity.

Ha invitato quindi i relatori, ognuno per il proprio ambito di intervento, a definire quale aspetto della definizione proposta fosse stato realizzato e con quali risultati.

Fabrizio Proietti, MIUR ha puntato l’attenzione sulla Alternanza Scuola Lavoro come efficace mezzo per promuovere la competenza all’imprenditorialità e che da quest’anno scolastico è obbligatoria per tutte le scuole secondarie superiori, per un monte ore di 200 nel triennio dei Licei e 400 nel triennio degli Istituti Tecnici e Professionali. Inoltre ha evidenziato che per favorire la diffusione dell’ASL e promuovere i percorsi di ASL presso le scuole, soprattutto quelle, come i licei, ove l’ASL in passato si è sviluppata di meno, il Ministero ha emanato in data 8 ottobre 2016 la “Guida operativa per la scuola”, che riassume tutte le buone prassi in tema di ASL sviluppatesi a partire dalla sua introduzione con  il D.Lgs. 77/2005.
 
Ester Jannis, ITS Maligliani Udine ha evidenziato come l’istituzione di questo canale terziario di formazione, di durata biennale, attuatosi dal 2011, sia stata un’ottima opportunità di occupazione per gli studenti che trovano nelle aziende partner offerte di lavoro anche a tempo determinato.
 
Patrizia Castenetto, ITS JF Kennedy Pordenone, ha fornito un contributo critico sul percorso didattico degli ITS mettendo in evidenza la necessità di far acquisire agli studenti non solo competenze nei settori disciplinari di intervento ma anche competenze trasversali soprattutto per quanto riguarda la propensione al cambiamento e all’aggiornamento, al lavoro di gruppo e all’autovalutazione.
 
Valentina Feletti e Fabio Spadon, USR Friuli Venezia Giulia hanno evidenziato tutte le abilità che compongono la competenza all’imprenditorialità e come queste devono essere acquisite anche dai docenti e quindi occorre intervenire sulla formazione degli insegnanti.
 
Roberto Benvenuto Speretta, Electrolux si è soffermato sul ruolo che l’azienda deve avere nella co- progettazione dei percorsi formativi in alternanza e l’importanza della presenza dell’azienda che possa rappresentare le esigenze del mercato del lavoro.

Edoardo Calia, Istituto Superiore Mario Boella, ha illustrato, come esempio di buone prassi, il progetto proposto da AICA e finanziato dalla Compagnia San Paolo, di laboratorio territoriale per i giovani sul Digital Manufacturing, eccellente esempio di Fab Lab che collabora con le aziende del territorio. 

Enzo Marvaso, Laboratori per l’occupabilità del Piemonte ha illustrato il laboratorio territoriale per l’occupabilità realizzato in Piemonte con il centro di restauro della Veneria Reale dove gli studenti potranno realizzare tecniche di restauro artigianali.

(contributo a cura di Anna Brancaccio)