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Tecnologia, Fondazione mondo digitale: aiuta la crescita e l'inclusione
superabile.it
Per il direttore generale Mirta Michilli è un acceleratore sociale, "per alimentare la crescita, il benessere, la produttività e la competitività, convinti che un ecosistema innovativo sia un valore per tutti, dal cittadino alle imprese" Le tecnologie digitali come acceleratore sociale, "per alimentare la crescita, il benessere, la produttività e la competitività, convinti che un ecosistema innovativo sia un valore per tutti, dal cittadino alle imprese". Lo afferma, intervistata dalla Dire, Mirta Michilli, direttore generale della Fondazione Mondo Digitale. "Lavoriamo per una società democratica della conoscenza coniugando innovazione, istruzione, inclusione e valori fondamentali in modo che i benefici siano a vantaggio di tutte le persone senza escludere o lasciare indietro nessuno. Investiamo- continuasoprattutto in scuola e formazione perché l'istruzione è allo stesso tempo chiave dello sviluppo e strumento di sostenibilità sociale. In tutti i progetti l'uso consapevole delle tecnologie è un filo rosso forte, con diverse declinazioni tematiche, dalla salute alla parità di genere". "Tra i nostri progetti c'è 'Vivi internet, al meglio', interamente dedicato alla sfida dell'educazione alla rete che coinvolge docenti, genitori e studenti" spiega Michilli. "I giovani ne sanno più di noi", pensano genitori e docenti, e, in difficoltà a valutare, lasciano una generazione da sola, senza strumenti, ad affrontare un fenomeno nuovo, complesso e incontrollabile. Uno studio dell'Aica segnala la pericolosa sopravvalutazione delle competenze dei nativi digitali. I ragazzi, 'illetterati digitalì, hanno una conoscenza solo intuitiva della tecnologia (Aica, Il falso mito del 'nativo digitale'). Il 'digital lifestyle' non coincide con le competenze per la vita e il lavoro. Nell'ambito del progetto 'Vivi internet, al meglio' di Google, "stiamo realizzando uno studio sullo stato dell'arte dell'alfabetizzazione digitale e dell'educazione ai nuovi media tra adulti e adolescenti in Italia, con particolare riferimento al fenomeno delle fake news. I risultati dello studioconclude Michilli- ci permetteranno di sviluppare un modulo formativo per rafforzare in adolescenti e adulti le competenze digitali e il pensiero critico per contrastare la diffusione e l'impatto delle notizie false".