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Pisa Book Festival plastic free per l'edizione che celebra il primo computer italiano, Tabucchi e Anna Frank
gonews.it
Si apre nel segno di ambiente, scienza e anniversari la diciassettesima edizione del Pisa Book Festival quest'anno dedicata all'Europa e alle sue culture. Fra nuovi ingressi e graditi ritorni, saranno 160 gli editori indipendenti che, da giovedì 7 a domenica 10 novembre, riempiranno il Palazzo dei Congressi di Pisa per incontrare l'affezionato pubblico di lettori e presentare libri di successo, anteprime e novità in catalogo. Saranno oltre duecento gli eventi in programma ogni giorno ad animare una fiera che è ormai l'appuntamento fisso d'autunno nell'agenda degli appassionati dei libri. Fra le novità di questa nuova e attesa edizione si segnala una particolare attenzione all'ambiente. Il Pisa Book Festival 2019 si avvia a diventare eco-sostenibile e sposa la causa plastic free. Grazie alla collaborazione con Acque S.p.a., all'interno del Palazzo dei Congressi circoleranno caraffe di vetro e borracce in sostituzione delle bottiglie di plastica. Solo un primo passo versol'ambizioso obiettivo "plastica zero", ma un segnale importante. A sensibilizzare su ambiente ed ecologia, direttamente dal sinodo per l'Amazzonia, al fianco di Papa Francesco, arriverà al Pisa Book Festival Corrado Dalmonego, il missionario che da dieci anni vive nel "polmone verde della Terra" assieme al popolo degli Yanomami e che venerdì 8 novembre alle 15 presenterà il suo nuovo libro Nohimayu - L'incontro. Amazzonia: gli Yanomami e il mondo degli altri. Storia della Missione Catrimani (Editrice Missionaria Italiana) all'interno della rubrica Scienza e Natura condotta da Giulietta Bracci Torsi. La scienza e le sue conquiste saranno al centro di altri due imperdibili appuntamenti. Venerdì 8 novembre alle 18 si celebrerà il sessantesimo anniversario di Elea 9003, il primo computer italiano nato a Pisa grazie al geniale ingegnere cinese Mario Tchou. Saranno i disegnatori Ciaj Rocchi e Matteo Demonte con il loro racconto grafico a rievocare la straordinaria avventura tecnologicainsieme ad alcuni dei protagonisti di quegli anni: il professor Franco Filippazzi - cui si deve il primo brevetto del laboratorio Olivetti e socio onorario di Aica (Associazione Italiana per l'Informatica e il Calcolo Automatico che patrocina l'incontro), il professor Renato Betti, docente di Geometria al Politecnico di Milano e il professor Fabio Capocaccia, progettista dei circuiti Elea e docente di Tecnologie Elettroniche all'Università di Genova.