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Per la Digital Transformation servono skill 4.0: AICA presenta scenari e opportunità delle competenze digitali a ExpoTraining

Milano, 24 ottobre 2018AICA, Associazione Italiana dedicata allo sviluppo delle conoscenze, della formazione e della cultura digitale, è presente oggi a ExpoTraining, manifestazione dedicata al lavoro e alla formazione professionale in Italia, con il workshop “Nuovi bisogni e nuove competenze digitali nella Digital Transformation”.

La trasformazione digitale che vivono le nostre imprese produce cambiamenti importanti a livello di organizzazione del lavoro e di domanda di nuove competenze; la creazione di opportunità professionali e di nuove funzioni nel digitale chiedono specializzazioni verticali e professionisti sempre più qualificati. Per questo, è necessario aggiornare le competenze digitali, dalle conoscenze tecnologiche di base a quelle più avanzate e specialistiche. Nuovi scenari della formazione e reskilling in tutti i settori, analisi, dati e trend: questo il contenuto del workshop di AICA.

Secondo il più recente rapporto dell’Osservatorio delle Competenze Digitali, realizzato da AICA con Anitec-Assinform, Assintel e AssinterItalia, il peso delle competenze digitali cresce in tutte le aree aziendali di ogni settore di mercato, con un’incidenza media del 13,8% ma con punte che sfiorano il 63% per le competenze digitali specialistiche nelle aree “core” di Industria e il 41% nei Servizi. Il bisogno di potenziare le competenze è legato all’innovazione, di prodotti, di processi, di strategie, in logica digitale. Secondo l’indagine condotta su un panel di aziende (dell’offerta e della domanda di ICT) ed enti pubblici, le competenze più critiche per tutti sono nelle aree della definizione strategica, della gestione del cambiamento, dell’innovazione e della sicurezza.

Gli e-leader nella PA, il profilo del Project Manager e le competenze del Data Protection Officer (DPO), in particolare, sono le figure oggetto del workshop di AICA. In base ai dati dell’osservatorio, infatti, nel Settore Pubblico l’evoluzione digitale attuata sta sollecitando sia gli Enti sia le Società IT in House ad adeguare gli skill tecnologici e manageriali già presenti e a curare i meccanismi di attrazione e ritenzione dei talenti. La dirigenza è l’ambito professionale in cui è più richiesta la disponibilità di competenze digitali. Il reperimento di competenze poggia principalmente sulla riconversione al digitale degli addetti già attivi nelle strutture. La criticità maggiore è il blocco del turn-over all’interno del settore pubblico e l’impossibilità, stanti gli attuali vincoli normativi, di offrire condizioni retributive ai giovani talenti digital che siano competitive con quelle di mercato.

“Per comprendere i processi in atto e gli strumenti dedicati all’adeguamento dell’industria italiana, è necessario prepararsi; non è sufficiente connettere le fabbriche e i processi produttivi ma sono necessarie cultura digitale e competenze. Fondamentale acquisire cultura dell’innovazione, vision operativa, leadership digitale e nuove certificazioni di Project management. La grande sfida riguarda il fattore umano poiché il successo delle aziende 4.0 dipende da come viene guidata e comunicata la trasformazione digitale: l’innovazione è la priorità di tutti: aziende, processi e persone”, dichiara Giuseppe Mastronardi, Presidente di AICA.

“Inoltre, le aziende dispongono di dati personali su dipendenti, clienti, fornitori e altre entità, che possono essere distribuiti in vari datacenter o in Cloud. Queste infrastrutture frammentate rendono la gestione e la protezione dei dati una sfida davvero complessa e hanno introdotto un nuova figura professionale di cui le aziende devono fornirsi, il responsabile della protezione dei dati, ovvero il DPO. Ai professionisti di questo ruolo sono richieste competenze tanto in ambito informatico e giuridico quanto capacità di valutazione del rischio e di analisi dei processi. Per una corretta e adeguata gestione dei dati, il DPO deve avere a disposizione tecnologie avanzate, moderne, in grado di dare visibilità completa sui dati aziendali”, prosegue il Presidente dell’Associazione.

Durante il workshop, AICA spiega anche gli ambiti che richiedono l’impostazione di nuove iniziative e il rafforzamento di quelle già esistenti:

  • rinnovare i percorsi di formazione in ottica digitale a tutti i livelli: dalla scuola secondaria all’università, dalla riconversione professionale alla formazione del management
  • ridurre l’eterogeneità nella domanda di competenze digitali nelle professioni, a livello settoriale, funzionale o territoriale
  • sostenere la piena valorizzazione delle opportunità di lavoro legate a competenze digitali non specialistiche, anche nei settori non tecnologici
  • spingere le capacità di e-Leadership e change management nei ruoli dirigenziali e in tutte le imprese, perché è il management che deve stimolare l’innovazione.