Non basta più guardare al divario di specialisti Ict, ora bisogna anche guardare alla capacità di rispondere alla crescente domanda di abilità (skill) digitali nelle professioni tradizionali. In tutti i settori e in tutte le funzioni aziendali, posizioni più avanzate richiedono competenze digitali, non per creare applicazioni o gestire sistemi, ma per servirsene con efficacia: per comunicare, vendere, produrre, amministrare, gestire il personale, e così via. Alla sfida di investire nelle competenze specialistiche, si aggiungono così quelle di adeguare i percorsi formativi e sostenere l’aggiornamento digitale di milioni di lavoratori attraverso la formazione continua. Sono queste le conclusioni della quarta edizione dell’Osservatorio delle Competenze Digitali - condotto dalle principali associazioni Ict in Italia Aica, Anitec-Assinform, Assintel e Assinter Italia con il supporto di Cfmt, Confcommercio, Confindustria e in collaborazione con Miur e Agid - che ha esteso l’osservazione alle professioni non informatiche, quelle in cui si colloca il grosso degli occupati e dei candidati all’assunzione.
07.06.2018
Osservatorio. Più competenze e formazione nel digitale
Avvenire
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