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Nell'infosfera senza dimenticare la ricetta della torta della nonna
Giornale di Brescia

<<La realtà? Per capirla bisogna pensare al carciofo>>. Benvenuti nell'infosfera ai tempi del digitale. La filosofia? E' il momento di riavviarla, un po' come si fa con un vecchio computer quando le sue prestazioni peggiorano. Va spenta e riavviata, ma subito, perchè ci è indispensabile per dare un senso ai cambiamenti prodotti dalla quarta rivoluzione: quella delle tecnologie digitali, che hanno trasformato anche il modo in cui concepiamo noi stessi e interagiamo fra di noi, inaugurando l'era dell'onlife.

Benvenuti nell'infosfera, dove viviamo interconnessi in un mare di informazioni. Padre, o meglio padrino, di questo termine fortunato è Luciano Floridi, il docente italiano di Oxford conosciuto in tutto il mondo, il primo ad occuparsi di Etica del digitale, oltre a essere un divulgatore eccezionale. A febbraio le sue lezioni a margine dell'ultimo libro ("Pensare l'infosfera") hanno fatto sold out al teatro Franco Parenti di Milano.

Professore, quando ha avuto l'intuizione del digitale?

Fine anni Ottanta, era arrivato internet, ma solo per accademici e militari. Mi trovavo a casa dei miei, a Roma, e un giorno aprii un file che arrivava da Warwick, dove stavo studiando. Fu un'epifania: per la prima volta mi resi conto che non avevo bisogno di essere in nessun luogo particolare per lavorare. C'era un altro mondo in cui si poteva operare senza presenza.

E lì aveva già capito tutto?

Per niente. Nessuno aveva previsto quello che sarebbe diventato il web 25 anni dopo, cioè il regno della commercializzazione. Stavamo dando le chiavi di casa al mondo aziendale, ma nessuno, allora, se n'era accorto. Nel bene e nel male.

Come nasce l'infosfera?

In realtà il termine circolava da tempo, io l'ho recuperato con un significato filosofico. L'ambiente in cui noi operiamo è sempre più un'infosfera, cioè uno spazio informazionale. Esiste da sempre, perchè da sempre gli uomini si sono scambiati informazioni, ma internet ha reso l'infosfera lo spazio in cui passiamo la maggior parte del tempo. Lo si capisce bene considerando la sua controparte, che è l'onlife, cioè la nostra vita di oggi, che è connessa e non connessa, analogica e digitale.

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Filisofo dell'informazione

Luciano Floridi è stato anche UNESCO Chair of Information and Computer Ethics e membro dello <<High-Level expert group on artificial intelligence>> voluto dalla Commissione Europea. Figura di riferimento internazionale per la sua filosofia dell'informazione, in Italia è conosciuto soprattutto come l'autore de <<La quarta rivoluzione industriale>> e teorico del concetto <<onlife>>.