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La missione 6 del PNRR: Il Gusto del Futuro della Nuova Sanità
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Giancarlo De Leo Consulente in Editoria Medico-Scientifica e Sanità Digitale Socio e Segretario dell'Osservatorio Sanità Digitale dell'Associazione Italian Digital Revolution (AIDR) Hai già messo mi piace sulla nostra pagina? «Sono certo che riusciremo ad attuare questo Piano. Sono certo che l'onestà, l'intelligenza, il gusto del futuro prevarranno sulla corruzione, la stupidità, gli interessi costituiti». [...] L'elemento fondamentale, cioè la 'capacità di utilizzare', caratterizza anche la definizione di competenza che si trova nel D.Lgs. n.13/2013 relativo al Sistema Nazionale di Certificazione delle Competenze: 'Comprovata capacità di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o nello sviluppo professionale e personale, un insieme strutturato di conoscenze e di abilità.' Purtroppo la formazione e l'aggiornamento continuo sulle competenze digitali in Sanità hanno una distribuzione non sempre omogenea nelle Università e nelle Aziende Sanitarie. Per tali motivi occorrono atti d'indirizzo nazionali (Conferenza Permanente Stato Regioni, Ministero della Salute, MIUR) vincolanti e verificabili sui progetti formativi dedicati al personale socio-sanitario, che devono interessare anche l'obbligo formativo ECM che nel dossier formativo del professionista della salute deve prevedere una parte obbligatoria relativa alla Sanità Digitale. Nella valutazione della performance delle Direzioni Generali andrebbe introdotto l'indicatore del grado di digitalizzazione delle strutture ospedaliere, universitarie e di ricerca e il grado di soddisfazione e di miglioramento della fruizione delle prestazioni socio-sanitarie che il cittadino paziente ha percepito con gli strumenti e soluzioni di Sanità Digitale adottate. La Sanità Digitale si sviluppa con un programma strutturato di formazione a tutti i livelli più che con misure legislative o economiche, riconfermando i fabbisogni formativi e di aggiornamento che il sistema di formazione universitario e aziendale non ha soddisfatto. Si sottolinea la necessità di sviluppare un programma che rapidamente promuova la cultura della Sanità Digitale, con programmi di formazione specifici da attuarsi sia nell'ambito del corso di studi universitari e master universitari, sia all'interno della Educazione Continua in Medicina.I corsi dovranno prevedere lo sviluppo di moduli integrati dove vengono approfonditi gli aspetti non soltanto tecnologici, ma anche di appropriatezza della cura, organizzativi, sociali e psicologici connessi all'utilizzo delle tecnologie ICT nei processi di cura, diagnosi, prevenzione e telemonitoraggio, permettendo al personale tecnico e sanitario di acquisire conoscenze e competenze indispensabili per rendere più efficace ed efficiente la Sanità italiana, e per formare vere e proprie nuove professionalità da impiegare nel campo della Sanità Digitale (Esperto di deep learning: addestratore di algoritmi; Stratega del lifestyle: per guidare i pazienti basandosi sui loro dati sanitari; Telechirurgo: eseguire interventi chirurgici da lontano; Esperto di bioprinting: progettare organi sintetici; Terapista Vr: trattare i pazienti con 'nuove realtà'; Analista di dati sanitari: per dare un senso ai Big Data). In questo modo si raggiungerà il duplice effetto di creare un terreno adatto allo sviluppo della Sanità Digitale e di formare professionisti che potranno trovare nuova occupazione in tale ambito. Così operando ne trarranno giovamento l'attività del professionista, del sistema salute e soprattutto il destinatario dell'azione di cura, il paziente (sempre di più esperto). Quali i contenuti di questa formazione? In primis occorre una formazione digitale di base per tutti, capace di produrre una cultura ed una abilità nuova e fondata sull'informatizzazione dei processi e la digitalizzazione operativa. Inoltre le La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato 20/05/2021 08:35 Sito Web agenziastampa.net competenze di leadership digitale sono un fattore critico di successo nella gestione dei progetti di ehealth, con impatto su tutte le professioni sanitarie che si trovano ad agire ruoli di gestione e indirizzo di iniziative di innovazione digitale. Da considerare anche che la sensibilità di medici e infermieri verso il trattamento dei dati sanitari è singolarmente molto elevata in quanto prevista nei codici deontologici. Mentre altrettanto non si può dire della conoscenza del Codice della Privacy e delle leggi e regolamenti entrati in vigore negli ultimi anni (in particolare il GDPR) che stanno richiedendo agli operatori del settore sanitario maggiori competenze in settori quali le normative privacy e l'informatica giuridica. Emerge forte la richiesta di sviluppare percorsi formativi nel settore della privacy e della sicurezza, elementi non considerati estranei o di competenza del solo apparato amministrativo aziendale. E i manager hanno in effetti confermato che le loro strutture hanno tratto benefici da un piano di formazione realizzato per migliorare conoscenze e competenze del personale sanitario. Viene anche confermata la necessità di sviluppare più approfonditamente le conoscenze applicative relative ai flussi informativi del sistema sanitario nazionale, al FSE e alla Telemedicina. Infine, altro dominio di competenza è quello correlato alla conoscenza e l'uso di risorse informative avanzate, basi e banche dati, fondamentale nell'aggiornamento dei professionisti della salute per garantire trattamenti appropriati e allo stato dell'arte. In particolare le risorse informative basate su prove scientifiche consentono di conoscere in tempo e di applicare ai casi clinici i trattamenti e le prestazioni necessarie per garantire una adeguata prevenzione, diagnosi e cura delle malattie. La maggior parte dei professionisti della salute ha chiaro quale sia l'impatto e l'importanza della formazione sulla documentazione e informazione scientifica in relazione alle competenze professionali e alla qualità delle prestazioni sanitarie ma si registra una, sia pur minima, considerazione di poca o nessuna utilità di tale formazione, probabilmente correlata alla scarsa considerazione che ha ancora il ruolo della documentazione nel nostro Sistema Informativo Sanitario ( Aica , Osservatorio permanente competenze digitali in Sanità, https://www.aicanet.it/- /osservatorio-permanentecompetenze-digitali-insanita). Verso una Sanità Antifragile La missione 6 del PNRR sulla Salute permetterà aI Covid-19 di poter essere l'opportunità per una nuova Sanità Antifragile (un concetto introdotto nel 2012 da Nassim Nicholas Taleb con il suo famoso libro 'Antifragile'): Un sistema capace di evolvere attraverso lo stress e il cambiamento, diverso sia dai sistemi fragili che da quelli robusti e in cui il digitale potrà diventare un fattore chiave per il successo se ben gestito