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Digital skills, il gap tra aziende e atenei
Zerounoweb.it

Mind the gap, o il futuro digitale del Bel Paese finirà per inciampare.

In anni di grande transizione per tutto il sistema Italia, nel mercato del lavoro, alla rapida crescita della domanda da parte delle aziende di specialisti ICT preparati, dinamici e creativi non corrisponde un’espansione altrettanto veloce della disponibilità di laureati in grado di offrire competenze e skills all’altezza delle necessità e delle esigenze. È il quadro che emerge dalla quarta edizione dell’Osservatorio delle Competenze Digitali, condotto dalle principali associazioni ICT in Italia (Aica, Anitec-Assinform, Assintel e Assinter Italia) con il supporto di Cfmt, Confcommercio, Confindustria e il patrocinio di Miur e Agid.

“Presso le nuove generazioni di nativi digitali – ha sintetizzato Franco Patini, Presidente di Aica Lazio, nell’introdurre l’Osservatorio – il ‘mestiere’ dell’informatico sta perdendo gran parte dell’appeal di cui godeva ancora fino a un decennio fa. Anche negli istituti superiori si fa fatica a riempire le aule. Eppure, ora più che mai, si tratta di un mestiere unico e indispensabile, oltre che molto richiesto. Senza queste professionalità e senza una formazione adeguata, non si fa trasformazione digitale: né nelle aziende, né nella pubblica amministrazione”.

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