Salta al contenuto
CYBER OPERAI E LAUREATI 4.0, CAMBIA PELLE IL LAVORO
IL MATTINO DI PADOVA
La sfida al mercato del lavoro, per le aziende del Nordest, si giocherà tutta nei prossimi cinque-dieci anni investendo in un viatico a doppio percorso: da un lato sulle nuove professioni Ict, quelle dei giovani "smanettoni", i nativi digitali che non hanno alcuna esperienza effettiva di lavoro, e dall'altro sulla formazione "Qb", quanto basta come nelle ricette di cucina per ri-skillare i dipendenti navigati. Il passaggio più difficile sarà far convivere i giovani architetti del software, specialisti di Big Data o esperti di Cyber security e Cloud computing, con gli attempati operai, impiegati contabili e amministrativi "ritarati" in versione 4.0. «La priorità spiega Paolo Gubitta, docente di Organizzazione aziendale all'Università di Padova e direttore dell'Osservatorio per le Professioni digitali della Regione Veneto sarà aiutare le imprese a costruire uno scambio proficuo di competenze tra i Millennials freschi di laurea e i dipendenti, cinquantenni e oltre, che conoscono in profondità i processi produttivi dell'azienda dove lavorano».