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Covid-19, verso una società più efficiente e giusta
Agenda Digitale
Il coronavirus ha messo in risalto alcune importanti criticità del nostro modello di sviluppo. E' vero anche, però, che possiamo, e anzi dobbiamo, cercare di capire se questa esperienza tragica e complessa non possa offrirci una diversa prospettiva, capace di una visione di più lungo termine. Giuseppe Pirlo Referente dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro per Agenda Digitale e Smart City e Presidente AICA Puglia. Oltre la pandemia che sta cambiando le nostre vite, esiste un mondo nuovo, che Covid-19 ci sta costringendo a iniziare a esplorare. Tutti, per il timore di una esplosione del contagio, siamo costretti a interpretare un cambiamento che vede anche le tecnologie digitali al centro della costruzione di un modello di società più efficiente e certamente più civile di quella a cui negli ultimi decenni ci siamo abituati a vivere. Certo, non era necessario che il 10 marzo scorso l'OMS dichiarasse lo stato di pandemia per comprendere la gravità del momento in ordine al contagio da Covid19, che dopo aver ferocemente colpito la Cina e altri Paesi asiatici sta ora, con estrema aggressività, attaccando l'Italia e l'intero vecchio continente. La severità della situazione si palesava già da giorni. I numeri del contagio, crescenti su base esponenziale, descrivono meglio di tante parole la problematicità del momento e fotografano la generale difficoltà di tutti i Paesi a confrontarsi rapidamente ed efficacemente con tali fenomeni di scala planetaria. La pandemia ha evidentemente messo in risalto alcune importanti criticità del nostro modello di sviluppo, perlopiù legate alla globalizzazione e causate non solo dalla esasperata ricerca del profitto ma anche, probabilmente, da una miope sottostima dei possibili rischi, anche di tipo economico. Del tutto evidente è stata, ad esempio, in Italia la difficoltà di rifornire importanti filiere produttive che sono oramai fortemente dipendenti da componenti sviluppate in Paesi lontani, rendendo critico, quando non impossibile, realizzare localmente prodotti con la necessaria autonomia e rapidità. La ricerca esasperata del profitto ha reso il sistema estremamente fragile, mettendo a rischio potenziale, in primo luogo, tante vite umane ma anche mettendo in ginocchio interi settori produttivi.