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Confartigianato e Romagna Solidale lanciano Bottega Scuola 4.0
corrierecesenate.it
Con Bottega 4.0 si innova una delle esperienze identitarie del collegamento fra scuola e mondo del lavoro nel territorio cesenate, promossa da Confartigianato per il sociale (associazione di promozione sociale nata dalla storia e dai valori del sistema Confartigianato, con l'intento di progettare e sostenere iniziative nel campo della solidarietà e dello sviluppo e da un pool di accreditati artefici, di un progetto di comunità radicato da anni nel Cesenate. Fra di essi spicca, come capofila, Romagna Solidale. L'iniziativa è sostenuta dal Ministero del Lavoro e delle Pari opportunità, dai Laboratori del Welfare generativo di comunità e vede protagonista anche il Digital innovation hub, sportello operativo da anni nel territorio romagnolo, in cui le Confartigianato territoriali sono impegnate a favorire processi di innovazione nelle imprese attraverso una rete di collaborazioni con partner esperti del settore e un pool di specialisti qualificati nel proporre le soluzioni migliori per le imprese. "Bottega Scuola 4.0 . - mette in luce il coordinatore del progetto Gabriele Savoia di Confartigianato - si connoterà nella nuova edizione che prenderà il via ad ottobre, come la denominazione stessa suggerisce, sul versante della trasformazione digitale nelle imprese dall'Internet of things alle Rrti Smart, Iot, automazione, Industria 4.0 e sicurezza. L'iniziativa si rivolge a giovani tra i 18 e i 29 anni, disoccupati e inoccupati residenti nella provincia di Forlì-Cesena. L'iniziativa comprenderà un corso di formazione completamente gratuito sulle nuove tecnologie nel campo dell'automazione, di Industria 4.0 e della sicurezza aziendale, pari a 380 ore con relativa certificazione Cisco e Aica, le più accreditate, a cui faranno seguito quattro mesi di tirocinio in imprese artigiane del nostro territorio iscritte a Confartigianato. Ad accoglierli troveranno l'imprenditore come sempre ei panni di tutor, che fa suo cioè il motto "I care", mi prendo cura del ragazzo, non gli insegno semplicemente il mestiere, ma l'approccio, l'atteggiamento, lo stile. In questi anni non pochi inserimenti in tirocinio sono proseguiti con contratti di apprendistato e assunzioni e la stragrande maggioranza di essi hanno avuto un esito formativo arricchente".