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Competenze digitali: la situazione è grave
INDUSTRIAITALIANA.IT

Se analogamente ai mondiali di calcio ci fosse un mondiale delle competenze digitali, allora, come è successo alla nostra nazionale, il Paese non supererebbe le fasi di qualificazione. Sì, perché per competenze digitali gli italiani in Europa fanno solamente meglio di greci, bulgari e rumeni. E l’Italia è la seconda manifattura europea. Eppure la previsione è che oltre il 60% delle posizioni di lavoro disponibili nell’industria sarà occupato in futuro da chi di competenze digitali sia dotato. E non parliamo solo di settori come l’ITC: «Qualsiasi professione, in qualsiasi comparto, a qualsiasi livello, in ogni ambito esiste la necessità di essere attrezzati con competenze digitali, che sono necessarie per agganciare le potenzialità di industria 4.0 e per concretizzare generalmente la cittadinanza digitale».

A dirlo a Industria Italiana è Marco Gay, da aprile presidente di Anitec-Assinform, l’Associazione delle Aziende di Information Technology e dell’Elettronica di Consumo, aderente a Confindustria. Gay è anche socio fondatore della Federazione Confindustria Digitale e ha guidato per tre anni i Giovani Imprenditori di Confindustria, rendendoli protagonisti del dibattito politico economico nazionale. Il settore che annovera le imprese di Anitec-Assinform,  192 aziende che producono  un fatturato complessivo di più di 12 miliardi di euro e che occupano oltre 44.000 addetti, rappresenta  un’industria vitale per il nostro sistema Paese, e sempre di più lo sarà in vista della digital transformation e del dispiegamento delle potenzialità di Industry 4.0. Questa è la posta in gioco.

Con Gay, che è anche ad dell’acceleratore di start up e imprese Digital Magics, quindi un innovatore per definizione, Industria Italiana ha parlato del perché gli e-skill siano cruciali in questo momento storico e di come si può ridurre il preoccupante divario tra domanda e offerta, delineato dai numeri cui accennavamo in apertura. Partiamo proprio dai numeri, allora. I primi arrivano dall’Osservatorio sulle competenze digitali, condotto da Anitec Assinform con AICA, Assintel e con il supporto di CFMT, Confcommercio, Confindustria e in collaborazione con MIUR e AGID.

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