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Col premio "Sapere aude"si è conclusa la tre giorni dedicata alla scienza
Il Quotidiano del Sud
SI è conclusa con successo la seconda edizione del Festival della scienza, organizzato dal Liceo scientifico "Giuseppe Berto ", diretto da Caterina Calabrese. Una tre giorni, dal 4 al 6 aprile, di full immersion in workshop, incontri a tema, seminari, lectio magistralis, laboratori di fisica atomica, robotica ricreativa-ingegneria marittima e chimica e biologia. Ma anche musica, cultura, tornei e giochi didattici sono stati al centrodi questa interessante e formativa iniziativa, che quest 'anno si è concentrata sulla parola "armonie". Sabato pomeriggio il festival è giunto a conclusione con la consegna del premio "Sapere aude", tenutosi presso l'auditorium della scuola, durante il quale è stato reso noto il resoconto più che positivo dell'intero evento.Tante infatti le presenze giornaliere registrate, con un migliaio di persone tra studenti, docenti, dirigenti scolastici e visitator iin genere, e con circa 40 scuole che hanno risposto all'invito a partecipare. Non sono mancati poi i successi mediatici, con un servizio del tg Rai Leonardo dedicato proprio al festival del liceo vibonese. L'evento ha richiamato inoltre la collaborazione di rilevanti enti e istituti di alta formazione, a partire dall'università Tor Vergata di Roma, l 'università della Calabria e l'università Mediterranea di Reggio Calabria, l'Istituto nazionale di Fisica nucleare (Infn), l'Associazione per l'informatica e il calcolo (Aica) e l 'European Computer Driving Licence (Ecdl). Il tutto con il contributo di numerosi sponsor locali. Come per la prima edizione, il festival si è concluso dunque con la consegna del premio "Sapere aude", il cui logo è stato creato dagli stessi alunni. Un premio, come ha spiegato la dirigente scolastica Caterina Calabrese nel porgerei  salut ial pubblico,«ideato per onorare i suoi ex studenti e il liceo stesso, e poi anche perché attraverso gli studi, la ricerca e il campo delleprofessioni questo premio rende onore alla scuola e di riflessoalla città di Vibo. Quindi quale esortazione migliore di "sapere aude"- ha continuato la dirigente Calabrese - ovvero di osare nello studio e nella conoscenza. Il mio monito ai nostri studenti - ha aggiunto portando a conclusione il suo discorso -è quello di essere orgogliosi di ciò che hanno fatto, anche per questo festival,e di ciò che faranno in futuro. Il mio ringraziamento va quindi a loro, veri protagonisti di questa manifestazione».