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Big Tec - La grande occasione mancata dell'autoregolamentazione
Corriere Innovazione

La commercializzazione del web ha portato nella vita di tutti i giorni problemi etici. L'industria digitale era stata invitata a autoregolamentarsi, ma l'idea non è stata accolta. E' stata una grande opportunità e il fallimento ha avuto costi gravosi ed economici, come le conseguenze della disinformazione online.

di Luciano Floridi

Se dovessi scegliere un anno per segnare l'inizio del Web commerciale, suggerirei il 2004, quando fu lanciato Facebook, e Google tenne la sua IPO (initial public offering, offerta pubblica iniziale per quotare un'azienda sul mercato). Prima di allora, il dibattito sui problemi etici - dalla privacy al bias, dalla moderazione dei contenuti illegali o non etici alle notizie false e alla disinformazione - era stato principalmente accademico.

Erano problemi prevedibili e già alla fine degli anni Ottanta ai convegni, sulle riviste specializzate o in seminari universitari, li discutevamo come fondamentali e pressanti, eticamente e socialmente. Alla prima conferenza dell'International Association for Computing and Philosophy nel 1986, tra i temi in programma c'erano: la didattica online, come insegnare logica matematica con software che girava su DOS e una cosa che allora si chiamava computer ethics, che diventerà "information ethics" e che oggi si chiama "digital ethics". Ma era troppo presto. La prevenzione non si applica, si rimpiange durante la cura. [...]