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Olimpiadi di Informatica, ecco i geni
Il Giorno
Il Covid-19 non ha impedito lo svolgimento delle “Olimpiadi italiane di Informatica”, un progetto nato dall’accordo tra il ministero dell’Istruzione ed Aica, Associazione italiana per l’informatica ed il calcolo automatico. La manifestazione, articolata principalmente in tre fasi, è riservata esclusivamente agli studenti delle scuole superiori: nella prima fase (selezione scolastica) gli istituti che aderiscono al progetto fanno fare un test molto simile a quelli proposti nei giochi matematici, basato sulla logica e sulla velocità nel pensare. La seconda (selezione territoriale, dove partecipano ovviamente solo i ragazzi che hanno superato la fase iniziale) è basata su quattro esercizi da risolvere con un programma scritto in qualsiasi linguaggio di programmazione (per capire meglio la complessità di questa prova basti pensare che quest’anno, su 1.700 partecipanti, poco meno di 100 persone sono passate allo step successivo). La terza fase, infine, questa a livello nazionale, viene svolta grazie all’ausilio di una macchina virtuale - un programma che simula un Pc - con sistema operativo linux. L’istituto “Marco Polo” di Colico (Lecco), che vanta un corso di studio di “Informatica e Telecomunicazioni”, ha ottenuto ottimi risultati grazie al piazzamento nelle classifiche nazionale di due suoi studenti: Pietro De Stefani e Samuele Succetti, chiavennaschi entrambi iscritti alla classe 5ª, sezione D Informatica. De Stefani, in particolare, è arrivato persino ad ottenere una medaglia di bronzo. Alla fase iniziale, che constava di oltre 15mila studenti, è arrivato 53°. «La prima fase – racconta Succetti - consisteva in un test logico-matematico e su 26 alunni della nostra classe siamo passati in 8: un ottimo risultato considerato che, in media, gli altri anni solo 1 o 2 studenti per classe passavano alla fase successiva». «Per prepararmi alla fase successiva ho seguito il consiglio di William Lin – ricorda invece il collega De Stefani - uno statunitense di appena 17 anni che è arrivato tra i primi 20 alle Olimpiadi internazionali del 2019, che nei video su YouTube consiglia di esercitarsi su hackerrank.com». Un sito che contiene moltissimi esercizi simili a quelli proposti alle Olimpiadi, completi di spiegazioni. «Sono sicuramente molto felice e soddisfatto, anche perché penso di essermi guadagnato con l’impegno costante questo risultato», conclude il giovane