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Nasce la community dei “trasformatori” digitali
Repubblica.it

“Siamo vicini a quella che gli addetti ai lavori definiscono ‘singolarità’, vale a dire a un salto in avanti nel modo in cui si fa business e si vive, ed è importante arrivare preparati”. Così Gloria Gazzano, presidente di Aica Lombardia, motiva la scelta di lanciare una community per i protagonisti della trasformazione digitale. “L’avvio di una nuova era porta con sé implicazioni non solo tecniche e organizzative, ma anche etiche. Basti pensare a chi scrive l’algoritmo di un’auto a guida autonoma: come fissare la priorità quando si è di fronte a rischi confliggenti, come la salute del guidatore e quella di chi sta attraversando la strada”.

L’iniziativa è promossa dall’Associazione dedicata alla diffusione della cultura digitale in Italia, con il contributo scientifico di SdA Bocconi e si intitola D-Avengers. “Vuole essere un luogo di incontro e confronto tra persone che per ruolo aziendale e personale sono interessate a interrogarsi sulla metamorfosi digitale in atto nelle aziende, nella vita delle persone e nella società tutta”, aggiunge Gazzano. Che ricorda come la comunità coinvolga professionalità diverse: esperti di tecnologia, responsabili risore umane, ma anche chi vede mutare il proprio mestiere per effetto del digitale. Con la consapevolezza che è sempre più un fenomeno collettivo, così come lo è da tempo l’innovazione, ma che il punto non è solo la tecnologia, piuttosto la questione è l’impatto sui mestieri, sui processi aziendali e sulla vita quotidiana.

Il primo incontro è previsto il 14 marzo presso la Libreria Egea a Milano e avrà come titolo: “Lo stato dell’arte dell’AI (intelligenza artificiale, ndr) e le prospettive di sviluppo a medio termine: tecnologia, mercato, applicazione nelle aziende”. Vedrà la partecipazione di relatori del peso di Riccardo Zecchina e Gianluca Salviotti dell’Università Bocconi, di Giorgio Metta dell’Istituto Italiano di Tecnologia e di Ivan Ortenzi di Bip.
Nei tre incontri successivi si esploreranno gli impatti dell’intelligenza artificiale su tre aree principali: le competenze, il lavoro e l’etica.

“Le aziende non possono più permettersi di affrontare la digitalizzazione senza un approccio ampio e profondo attorno alle nuove tecnologie e a tutte le loro implicazioni”, spiega Salviotti. “Diventa fondamentale fare squadra su questi temi, unendo competenze e capacità diverse, ma complementari”.