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La app creata dagli studenti. Un progetto che ha fatto scuola
Bergamopost
Un'app creata per la biblioteca, ma allargata poi a tutti i servizi del Comune di Treviolo, in cui vengono inseriti gli avvisi che i diversi uffici vogliono comunicare alla popolazione. È stata realizzata dagli studenti dell'istituto superiore E. Majorana di Seriate, in alternanza scuola-lavoro presso la biblioteca di Treviolo, ed è ora in fase di miglioramento grazie a un altro gruppo di studenti che proseguono il progetto. Ne abbiamo parlato con Viviana Vitari, tutor aziendale per il Comune di Treviolo, che ha raccontato come è nato il tutto: «Negli ultimi due anni sono aumentate le richieste di stage in biblioteca per la nuova norma sull'alternanza scuola-lavoro, e riceviamo richieste da tanti Istituti. Per uno di questi progetti si è deciso con la tutor scolastica, la prof.ssa Savoldi, di redigere un articolo scientifico e di presentarlo a Didamatica. Didamatica è un convegno di portata nazionale che si tiene annualmente e che è un punto di riferimento per scuole, aziende e pubblica amministrazione sui temi dell'innovazione digitale e della formazione». L'idea ha funzionato al punto che Didamatica l'ha inclusa nella sessione scientifica parallela dello scorso 19 aprile a Cesena. L'articolo scientifico è ora ufficialmente pubblicato come Paper 41 sul sito Aicanet.it ed è visibile a tutti alla voce «Nuove soluzioni formative di supporto all'alternanza scuola-lavoro». Quindi chi è interessato all'innovazione e nell'alternanza scuola-lavoro può attingere qualche spunto direttamente dal sito. Continua Viviana Vitari: «Didamatica ha, come scenario, la società digitale e il mondo del lavoro. Raccoglie progetti di problem solving, pensiero laterale e capacità di apprendere. È importante non solo per l'applicazione delle nuove tecnologie, ma per i nuovi modelli di relazione fra studenti-docenti-realtà sociale. Si tratta di nuovi metodi e di nuovi saperi applicati alla formazione scolastica, ma anche nel mondo del lavoro». Didamatica è organizzato da Aica, che è l'Associazione Italiana per l'Informatica e il Calcolo Automatico con lo scopo di sviluppare le conoscenze digitali in Italia. La diffusione della cultura digitale e la costruzione della società digitale sono considerati requisiti essenziali per il progresso della collettività. «Il progetto dell'app era nato dalla necessità di individuare mezzi supplementari per informare velocemente e sinteticamente i cittadini su scadenze o eventi in calendario. Dalla biblioteca è stato allargato a tutti i servizi del Comune di Treviolo, facendolo diventare un social alla portata di tutti. Basta scaricarlo gratuitamente sul proprio smartphone. Però le ragioni che hanno reso il progetto interessante per Didamatica sono altre: il fatto che giovani studenti abbiano realizzato un'applicazione nativa, fin dai sorgenti, implementando anche il lato server del prodotto fino al caricamento su Playstore. Il secondo aspetto interessante è l'attivismo pedagogico che abbiamo sperimentato come gruppo di lavoro. Per ultimo c'è il fatto di aver conciliato un progetto comunale di smart working». A Treviolo si è realizzata questa sfida: l'aver applicato alcune idee dello smart working all'interno di un progetto scolastico, anziché aziendale, e si sono scoperte differenze di risultato rispetto a gruppi di lavoro di adulti. Viviana Vitari specifica: «In inglese si chiama smart working, in italiano lavoro agile. È quel pacchetto di iniziative che permette di conciliare i tempi di lavoro con i tempi della vita privata, gli obiettivi personali sull'arco della vita con gli obiettivi del datore di lavoro, pubblica amministrazione o azienda che sia. All'interno dello smart working ci sono esperienze di telelavoro, di flessibilità oraria, di benefit per riqualificare i servizi oppure per aver raggiunto obiettivi elevati. Insomma, c'è una premialità che non è direttamente economica, ma qualitativa. E questo conta lungo l'arco della vita professionale, che si allunga sempre più. In tema di smart working stiamo lavorando su questo progetto insieme alla consigliera Marta Piarulli. È la conseguenza di un accordo sottoscritto dall'amministrazione comunale che porta il nome di "Alleanza locale di conciliazione "Smart working smart companies 2017-2019" con Val Brembilla a capofila. È una rete amministrativa e culturale complessa, ma a cui il Comune di Treviolo ha manifestato il proprio interesse». Queste idee innovative vengono da lontano. Al di là delle Alpi si chiama «Europa 2020 Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva»: tanti suggerimenti dalle commissioni della Comunità Europea per promuovere politiche innovative. A Treviolo si è cominciato a pensarci: la resilienza sta anche nella qualità lavorativa, tutti i giorni, in qualsiasi momento della vita, e non solo per le politiche familiari legate ai figli molto piccoli.