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Imprese che invitano gli studenti “a conoscerci, per scoprire opportunità professionali che non immaginano, a due passi da casa”
barbaraganz.blog.ilsole24ore.com

Oggi, mercoledì 3 aprile, a PadovaFiere, va in scena la 16. edizione di Stage.it, evento di incontro e talent scouting tra aziende e studenti targato per la prima volta Assindustria Venetocentro (nata dalla fusione delle territoriali di Padova e Treviso), in collaborazione con Università di Padova e Alumni. Obiettivo, colmare il gap e allineare l’offerta formativa alla domanda di competenze digitali; la giornata è promossa dal Gruppo Servizi Innovativi e Tecnologici e ha coinvolto dal 2004 oltre 2mila giovani e 790 aziende con oltre 1.790 progetti di tirocinio, dal 2018 anche nella provincia di Treviso.

Anche gli universitari degli ambiti a cui è rivolto Stage.it e che non hanno prenotato un colloquio possono approfittarne per  conoscere le imprese e capire quali sono i progetti su cui vorrebbero coinvolgere giovani talenti. Per i professionisti dell’information and communication technology (Ict) – è il punto di partenza – il lavoro non conosce crisi: fino a 88mila posti in più saranno disponibili per questi profili nel triennio 2018-2020 (fonte: Osservatorio delle Competenze Digitali Aica-Assinform-Assintel-Assinter Italia). E la richiesta di competenze digitali aumenta anche nell’industria, il terzo settore (dopo l’Ict e i servizi) a richiedere profili digitali, ma con fatica: mancano le competenze necessarie, anche perché si allarga il divario tra domanda e offerta soprattutto di laureati Ict (nel 2018 era di 12mila unità, il 58% del fabbisogno).

Si tratta di sviluppatori, system e business analyst, Ict operation manager, specialisti di Big Data, cyber security, IoT specialist: questi sono solo alcuni dei profili di cui le aziende non potranno fare a meno, e a loro si aggiungono le professioni non Ict, come legale, risorse umane o amministrazione per cui le skill digitali saranno indispensabili. Stando alle offerte di lavoro sul web, il NordEst esprime una domanda del 25%, pari a 22mila posti nel triennio, spesso non soddisfatta perché le imprese faticano a trovare i profili giusti nei tempi imposti dal mercato e dall’incessante digitalizzazione ai tempi di Industria 4.0.A Stage.it parteciperanno nomi come Abaco, Dba Lab, Eurosystem, Nextep, Siav, Steelco, Thron, Wintech fino a Carel, De Angeli Prodotti, Fpt Industrie, General Filter, Lago ma anche Gruppo Save, Umana, Pwc e Azienda Ospedaliera di Padova. Saranno 166 i progetti di tirocinio ad alto contenuto formativo offerti da 70 aziende di Padova e Treviso a oltre 130 studenti. L’obiettivo è valorizzare le “buone prassi” in fatto di tirocinio e incentivare percorsi sempre più qualificanti, per permettere ai giovani di mettere alla prova le proprie competenze e alle imprese di fare selezione e talent scouting.

Dopo il saluto di Luca Giuman, delegato Gruppo SIT di Assindustria Venetocentro, Gianluca Toschi di Fondazione Nord Est analizzerà trasformazioni e nuove opportunità legate a tecnologia informatica, web e nuova globalizzazione. Dalle 14.30 l’apertura dei desk aziendali per i colloqui individuali tra imprese, studenti e laureati, la conoscenza reciproca e la presentazione dei 166 progetti di tirocinio in ambito Ict e digitale. «L’innovazione digitale di prodotti, processi e strategie aziendali sta generando una domanda crescente di nuove professioni digitali e Ict che non riesce ad essere soddisfatta specie dal numero di laureati – dichiara Ruggero Targhetta, Presidente del Gruppo SIT di Assindustria Venetocentro -. Da qui l’urgenza del dialogo tra imprese, università e studenti per colmare il gap di competenze digitali e di soft skill, far conoscere ai ragazzi i contesti aziendali, facilitare le aziende nella ricerca dei profili e l’inclusione dei giovani talenti. Come imprenditori faremo loro concrete proposte formative, con progetti strutturati e a contatto con le realtà aziendali, e uno scambio di idee favorito dal contesto informale. Li invito a conoscere le nostre imprese, padovane e trevigiane, per scoprire opportunità professionali che forse non immaginano, a due passi da casa e senza dover guardare all’estero».