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Il ruolo della tecnologia nel contrasto al cambiamento climatico
Harvard Business Review

Per riuscire a cogliere l'obiettivo di diventare la prima area del mondo carbon-neutral entro il 2050, l'Unione europea dovrà contare su un migliore utilizzo delle tecnologie dell'informazione da parte di tutti: imprese, istituzioni e semplici cittadini. Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) svolgeranno un ruolo sempre più importante per affrontare il cambiamento climatico nello scenario 2030-2050. L'ambizioso obiettivo posto dalla Commissione europea, l'Unione come primo continente carbon-neutral entro il 2050, richiederà il contributo essenziale delle ICT sia nella riduzione delle emissioni di C02 ("usare i bit per consumare meno"), sia nella riduzione dell'impatto ambientale delle ICT stesse ("consumare meno per usare i bit"). In questo scenario ricco di opportunità del Green Deal europeo, quale sarà il ruolo delle imprese più innovative in queste aree? Quali punti richiederanno più attenzione da parte dei policy maker? Quali comportamenti virtuosi saranno adottati dagli utenti finali?

USARE I BIT PER CONSUMARE MENO

L'ambizioso progetto trentennale del Green Deal si basa sulla transizione verso le energie rinnovabili e l'economia circolare (affordable secure energy, zero pollution, 2030: -50% emissions, 2050: zero emissions), una mobilità sostenibile e intelligente (smarter transport), una grande attenzione verso gli ecosistemi e l'intera filiera del cibo (high-quality food) e il rispetto della biodiversità (EU, 2019) . Le ICT svolgeranno un ruolo cruciale all'interno di questo piano trentennale contribuendo alla riduzione dei consumi di energia e offrendo alternative sostenibili soprattutto alle attività con più alto impatto ambientale. Le ricerche più recenti dimostrano che investendo l'i,2% del Pil globale in tecnologie climate-friendly permetterebbe di raggiungere gli obiettivi dell'accordo di Parigi (mantenere il riscaldamento globale sotto i 1,5° C ) e quelli del Green Deal (emissioni zero entro il 2050) (D e Weert , 2020).  [...]

L'AUTORE

NORBERTO PATRIGNANI è Docente di Computer Ethics alla Scuola di Dottorato del Politecnico di Torino e di Informatica Generale all'Università Cattolica di Milano, Ethics Expert per la EU Commission e Scientific Advisor per l'impresa Loccioni (Ancona). Dal 1999 al 2004 è stato International Senior Research Analyst per META Group (Stanford , USA). Dal 1974 al 1999 ha lavorato alla Ricerca Olivetti di Ivrea. È il rappresentante italiano al Technical Committe e 9 (TC9) (Technology and Society) dell'IFIP, International Federation for Information Processing. Ha pubblicato numerosi articoli e libri sui temi della Ricerca e Innovazione Responsabile e dell'Etica Informatica. Nel 2018 ha pubblicato il libro Slow Tech and ICT. A Responsive, Sustainable and Ethical Approach, Palgrave-MacMillan