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Il lavoro c'è, mancano le competenze Un nuovo ruolo per le Risorse Umane
Persone e Conoscenze

L'Osservatorio delle Competenze Digitali 2018 - Professioni ICT condotto da Aica, Anitec-Assinform, Assintel e Assinter Italia, sottolinea che nel nostro Paese stanno crescendo gli annunci web per le professioni ICT (64mila nel 2017, +7% rispetto al 2016) ed è in aumento anche il numero di laureati in questo settore. Ma si tratta di una crescita troppo lenta e il gap tra domanda e offerta di specialisti continua ad ampliarsi: in Italia nei prossimi tre anni si stimano 88mila nuovi posti di lavoro per le professioni ICT, ma solo nel 2018 potrebbero mancare 12mila figure necessarie alle aziende per la trasformazione digitale. Secondo l'Osservatorio, sono quattro gli ambiti strategici su cui lavorare per colmare questo divario: aumento di laureati e di esperti informatici con competenze avanzate attraverso fidelizzazione degli studenti ICT e maggiore attrattività per lauree e diplomi superiori ICT; rinnovamento e qualità dei percorsi di studio ICT; rafforzamento di aggiornamento permanente e riconversione professionale; nuovi modelli di interazione domanda-offerta nel mercato del lavoro per le professioni ICT. Tutto ciò -si legge nel rapporto- non può fare a meno di "un approccio di sistema che coinvolga scuole, università e ricerca, enti di formazione, aziende e associazioni imprenditoriali nel disegnare o rafforzare le politiche per la formazione e il lavoro delle nuove professioni ICT".  

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