In collaborazione con SDA Bocconi, AICA ha lanciato a partire dal 2003 un progetto per valutare il costo che l’ignoranza informatica comporta per la collettività.
È un progetto a carattere periodico che si propone di valutare l’impatto economico che ha sul sistema Paese il ritardo nell’alfabetizzazione informatica della forza lavoro. Ancora oggi milioni di utilizzatori comuni - nelle imprese, nell’Amministrazione e nelle professioni – non hanno ricevuto una formazione adeguata ad un utilizzo produttivo del computer.
Aver dimostrato che il tempo perso in Italia, nel mondo del lavoro in generale, per scarsa conoscenza del computer ha un costo di circa 19 miliardi di Euro - azzerabile in poco tempo con investimenti modesti in programmi formativi coerenti con la certificazione ECDL - è stato solo l’inizio.
Negli anni successivi l’indagine è stata focalizzata dapprima al settore della Sanità, poi a quello della Banca (in collaborazione con ABI Lab), nel 2008 alla Pubblica Amministrazione Centrale e, nel 2011, alla Pubblica Amministrazione e Locale trovando conferme ancora più stringenti dell’importanza di favorire lo sviluppo delle competenze ICT di base.
L'ultima indagine, condotta nel 2014, è stata focalizzata al settore industriale.
I risultati vengono tradotti in pubblicazioni e, soprattutto, in stimoli per i decisori che, nei più diversi ambiti, hanno a cuore l’efficienza del nostro sistema-paese e la qualità del lavoro.
Le ricerche sono state presentate nel corso dei seguenti convegni:
- Il Costo dell'Ignoranza nella Società dell'Informazione - Roma, 13 Marzo 2003
- L'Ignoranza Informatica: il costo nella Sanità - Milano, 18 Giugno 2004
- Competenze digitali e produttività nel settore Bancario Italiano - Milano, 7 Marzo 2006