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ICT: i posti di lavoro ci sono
Digitalic
Il dato è evidenziato dall'Osservatorio delle Competenze Digitali - Professioni ICT 2018, realizzato da Aica, Anitec-Assinform, Assintel, Assinter con il supporto di CFMT, Confcommercio, Confindustria e in collaborazione con AglD - Agenzia per l'Italia Digitale e Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca. La ricerca mette in evidenza come gli annunci in rete per posti di lavoro vacanti per le professioni ICT siano più che raddoppiati in quattro anni, raggiungendo nel 2017 quota 64 mila ricerche a livello nazionale, con una variazione tendenziale pari a +7 % rispetto all'anno precedente. Questo è indice di una progressiva e inesorabile digitalizzazione dei processi aziendali, oltre che della crescente complessità dei processi IT e della maggiore dinamicità dei mercati. Cambiano però le competenze rispetto al passato, in funzione della costante ridefinizione di alcuni ruoli lavorativi e alla dinamicità di ambiti quali il cloud computing, la raccolta, gestione e monetizzazione dei big data e la Cyber security. Triplicano in quattro anni e accelerano anche le richieste di sviluppatori, pari al 49% del totale degli annunci nel 2017, segnale chiaro che molte molte aziende - fornitrici o utenti di ICT - stanno cercando di dotarsi di nuove competenze di sviluppo (front-end, back-end, fullstack) per le nuove piattaforme tecnologiche (web, cloud, mobile). Su di esse stanno nascendo nuove esigenze legate a ruoli che prima non esistevano, come quelli di "scrum master" o di "agile coach", che vanno di pari passo con le nuove metodologie di sviluppo (agile, DevOps).