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"Startupper" si diventa
Nuovo Quotidiano di Puglia
Le startup pugliesi saranno sotto i riflettori sui social network attraverso l'hashtag #Sew18, in altre parole la "Startup Europe Week 2018", e presentazioni e finalità saranno divulgate nei siti internet: startupeuropeweek.eu e www.pugliastartup.it. La priorità emersa ieri al forum "Be the change, you want to see in your community", al Dipartimento Universitario fonico in via Duomo, è la necessità di maggiore visibilità, unita al bisogno di legittimazione, fiducia, narrazione, racconto di attività e scopi di esperienze innovative caparbiamente intenzionate ad avere spazio in confini ampi, con la bussola rivolta al Mediterraneo ed all'Asia. La giornata è stata divisa in tre momenti, due istituzionali, insieme ad Università, Puglia Sviluppo, Arti ed Aica Puglia, uno dedicato agli startupper, il 37% rispetto alle imprese totali, censiti in un registro di Camera di Commercio. Gli innovatori si sono alzati, hanno preso il microfono, spiegato i loro obiettivi, ricevuto consigli e strigliate bonarie sulle capacità di sintesi sul loro business. Si sono alternati i rappresentanti di realtà, più o meno avviate: Sator sull'aerospazio; Creativi Viaggi sul turismo responsabile; Yeat, su home restaurant e cuochi nelle proprie case; CaffèPagato, nuova forma di pubblicità nei bar; BBPlane, sulla suddivisione di spese tra chi vuole il brevetto di volo e sul turismo sugli aerei ultraleggeri; PIasmapps e Bioenutra, spinoff universitaria sulle reazioni possibili di alcuni gas sui materiali; Idea 75, sistemi di risparmio rivolti a grande aziende; Karaoke One, destinato alle autoproduzioni di videoclip e non solo; Ecoimpro sulla simbiosi industriale ed il ciclo di rifiuti; Nextome e Graffiti for smartcity, su orientamento in centri commerciali, ospedali etc; Karborek, sul riciclo di fibre di carbonio; Renglab; Cubolab, coworking con la vocazione di favorire incubazioni di imprese; TouPlay, sulla ludicizzazione di percorsi nei territori ed impresa culturale; Ciurma, libreria con editori indipendenti destinata ai bambini; Vitology, su turismo accessibile e sedie a rotelle adatte alle spiagge; infine Muum Lab, percorso di crowdfunding. Hanno tutti bisogno di comunicare l'innovazione, fare rete e ricevere assistenza dopo l'avvio di una startup, raggiungere gli utenti magari grazie a premialità ed incentivi, essere stimolati a restare nella loro terra. Il rettore, Antonio Uricchio, pensa sempre a Taranto quando sostiene progetti di innovazione, in tutti i campi, cultura del mare ed archeologia inclusi, e la presenza di tanti giovani induceva il presidente di Confindustria, Vincenzo Cesareo, ad essere ottimista sulla voglia di innovare, oltre le app: «Finindustria ha ricordato è il nostro braccio operativo e serve a finanziare e supportare le startup. Interverremo nella scuola media. Ogni settore merceologico può essere reinterpretato». Nidi (Nuove Iniziative di Impresa, strumento di Ingegneria Finanziaria) e Tecnonidi (Aiuti alle piccole e medie imprese innovative), sono avvisi pubblici regionali recenti e sono allo studio ulteriori bandi rivolti a piccole imprese o necessità diverse: «Uscirà "Factories" preannuncia l'assessore regionale allo Sviluppo Economico, Michele Mazzarano un bando di 10 milioni. Consentirà aggregazione ed accompagnamento. Taranto avrà grande potenzialità nella Green Economy nei prossimi 20 anni. Lo sviluppo si farà su bonifiche e risanamento ambientale. L'industria deve essere compatibile con la vita. Le risorse del mare sono sottoutilizzate. Serve formazione. I ragazzi non possono ragionare diversamente se i loro padri e nonni erano operai di Italsider. Lo sviluppo industriale ha determinato predisposizione a meccanismi di assistenza parassitaria. Lo Stato e la mano pubblica devono promuovere talento (e pagarlo giustamente, sottolineava Giuseppe Pirlo di Aica Puglia, ndc), protagonismo ed intelligenza».